BIBLIOTECA: Sangue Ribelle
Sangue Ribelle - Alessio Banini
Editore: Plesio Editore
ISBN: 9788890646232
Pagine: 212
Formato: eBook e Cartaceo
Prezzo: € 2,49 - €13,00
Sinossi
“Sangue ribelle" è ambientato in un mondo vessato da un
Impero dominante, che ha imposto la sua cultura e la sua religione su ogni
provincia. Il romanzo si snoda attorno a tre distinte ribellioni, le cui trame
s’intrecciano fino a un comune epilogo.
Un capo tribù che cerca di portare in salvo la sua gente, un
membro della nobiltà che lotta affinché la storia e le tradizioni delle sue
terre non vengano cancellati, e, infine, un non-morto (o presunto tale), che si
unisce alla causa della Regina degli Stracci, la signora di un esercito di
ombre, intenzionata a muovere guerra all'Impero e a tutti i viventi. La sorte
comune di queste vicende, porterà alla luce una dura realtà. Una storia cruda,
reale e ben orchestrata, che metterà a nudo i lati più oscuri della razza
umana.
Trama
Elifas Levi è un non-morto con delle capacità incredibili:
il suo sangue corrode qualsiasi cosa. È al servizio della Regina degli Stracci,
una figura muta ed eterea, affascinante e con uno scopo preciso di vendetta,
che coinvolge l’ex-sensale tramutandolo in ciò che ci viene presentato. Viene
accompagnato da Aisha, una giovane sensale di appena quattordici anni, scelta
dalla Regina degli Stracci per compiere la sua vendetta e che, perfettamente in
linea con la tipologia del personaggio, risalta nella sua ingenua incoscienza.
Naven è il Custode del suo clan di Antecessor, una razza
umanoide sottomessa dall’impero e rinchiusa in ruk-lah, una sorta di riserva da
cui gli Antecessor non possono uscire, pena la morte, a meno che non siano
presi come schiavi, in ottemperanza di un antico patto tra il loro dio/eroe
Golan e i rappresentanti dell’impero.
Steven Shillar è un nobile dell’Ay, regno un tempo
indipendente reso servo all’impero, che lotta contro la classe sociale
dominante che sempre più serva dell’impero cede a esso terre e tradizioni.
Studioso della cultura antecessor, sarà un inconsapevole protagonista della
storia.
Tre personaggi, tre vite senza apparentemente nulla in
comune, tre storie che procedono parallelamente capitolo per capitolo, fino a
giungere a una fine inaspettata, cruda e violenta.
Parere
Il mondo delineato da Banini non ha bisogno di mappe o di
grandi descrizioni. Lo pennella attraverso gli occhi dei personaggi e mostra al
lettore ciò che serve, non un granello di sabbia in più.
Allo stesso modo è lineare e preciso, senza dettagli
inutili, nella descrizione e nel tratteggio dei personaggi che reggono la trama
del libro.
La trama è essenziale, ma delineata con una bravura impressionante
perché sino alla fine come lettore continuerai a chiederti: ok, quand’è che ste
storie si intrecciano? E si intrecciano, certo. Ma non come ci si potrebbe
aspettare da un fantasy.
Questa essenzialità e questo continuo percorso praticamente
“allo sbaraglio” dei personaggi, alla lunga potrebbe anche portare anche un po’
di noia, più che altro dettata dall’insofferenza di non sapere. Un pregio e al
contempo un difetto, si bilancia con così tanta precisione che anche se
annoiato o insofferente per questa ignoranza in cui il lettore è tenuto, alla
fine non consente comunque di distaccarsi con facilità dalle pagine di questo
libro.
I personaggi sono ben delineati e con risvolti tutto sommato
semplici, vagano e rimestano nei loro dubbi e nelle loro incertezze, salvo poi
muoversi comunque in una direzione che non vedono che come unica e possibile,
scegliendo di non vedere le alternative e rimanendo quindi schiavi
dell’archetipo che la cultura dell’impero ha affibbiato loro.
L’unico vero protagonista indefesso del libro, a mio parere,
non è nessuno dei tre che intitolano i vari capitoli e di cui leggiamo le
gesta, i pensieri, i dubbi, ma è l’icona del mistero per antonomasia, colei che
genera tanti dubbi e tante domande quante sono le ombre che la servono e il cui
potere zittisce chiunque, impedendo di porre domande a cui, comunque, lei non
dà risposta: la Regina degli Stracci.

È un personaggio avvolto da un velo di mistero e seguito da
un enorme punto interrogativo che si svelerà nel finale lasciando con un sapore
di sacra ed esaltante sorpresa il lettore, mentre per tutto il libro essa è una
figura che via via viene dipinta e delineata con un’aria vaga da mito, mentre
tutte le sue azioni sono mirate all’ottenimento di un unico scopo, perseguito
con feroce testardaggine fino alla fine.
Il finale è con il botto e se state cercando un fantasy
“classico” non prendete nemmeno in considerazione questo libro: non c’è falso
buonismo, non ci sono orecchie a punta, la magia c’è ed è qualcosa di veramente
terrificante. Un lieto fine? Forse. Ma se lo volete in “canone classico”,
andate a cercarlo da qualche altra parte.
Voto: 4/5
P.S.: La veste grafica della seconda edizione è una figata pazzesca, avessi avuto questa per le mani il voto sarebbe stato 6/5 :D No, ma ditemi voi se non è vero!
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