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Mitologia: Le amazzoni

Questo non è un post storico come tutti gli altri che abbiamo pubblicato.
Cercando notizie per la stesura dei primi capitoli del nuovo romanzo: "Una vita, mille vite" ho ricercato alcune notizie sulle Amazzoni, quelle donne guerriere che hanno riempito la fantasia degli uomini da migliaia di anni. 
Furono solo un mito oppure furono realtà?
Ho pensato di condividere con voi lettori questa mia ricerca, nell'ottica di condividere come intendiamo lo svilupparsi di un libro, dalla sua genesi quando è solo un'idea fino alla parola fine.
Quello che segue ovviamente è solo una parte della ricerca e di quella che sarà la nostra Ucronia sui fatti riportati... non vorrete che sveliamo tutto subito vero? 



BUONA LETTURA XD


Sul significato della parola Amazzoni non si è sicuri poiché alcuni autori classici si rifanno al mito che riporta il costume della bruciatura del seno destro per aver maggior forza nell'uso dell'arco mentre altri fonti si riferiscono alla "A" iniziale del nome come ad un rafforzativo: quindi donne dal grande seno.
Lasciando perdere l'etimologia si può semplicemente dire che le amazzoni erano donne che nascondevano il loro essere donne per aumentare le proprie doti da combattenti. Il che in pratica potrebbe significare che si comportavano esattamente come i colleghi maschi quando andavano in guerra.






Notizie dalle fonti classiche

Sulla base delle fonti classiche, le Amazzoni vivono nella Scizia, presso la palude Meotide[5] o in un'area imprecisata delle montagne del Caucaso da cui sarebbero migrate, successivamente, sulla costa centro-settentrionale dell'Anatolia (o viceversa da questa in Scizia).
Eschilo, nella sua tragedia Prometeo incatenato, sposa l'origine caucasica e accenna alla migrazione quando fa profetizzare, da Prometeo, la sorte di Io. Alla fanciulla - che è stata trasformata in giovenca e che sta disperatamente fuggendo dal castigo di Era - viene rivelato il fatto che la aspetta un lungo viaggio, alla fine del quale raggiungerà il Bosforo, dove sarà liberata, non prima, però, di aver visitato vari luoghi dell'Asia occidentale tra cui i monti del Caucaso e la palude Meotide dove vivono le Amazzoni.
Le donne guerriere, secondo il titano, migreranno successivamente nell'Anatolia fondando la città di Temiscira presso il fiume Termodonte nella regione del Ponto. Qui, sempre secondo il mito fondarono uno stato governato da una regina e da cui gli uomini erano esclusi o, secondo un’altra versione, ridotti in schiavitù, usati solo per la conservazione della specie e resi inabili all’uso delle armi. Questo era riservato, come ogni attività superiore, alle donne


Erodoto, contrariamente a Eschilo, fornisce un elaborato racconto della migrazione delle Amazzoni, sconfitte dai Greci, dall'originale sede di Temiscira fino alla palude Meotide ove si sarebbero unite ad un gruppo di giovani maschi Sciti migrando, successivamente, assieme a costoro in una zona imprecisata lungo il corso del fiume Tanai. In quel luogo, i loro figli avrebbero dato origine ad un unico popolo: i Sauromati (Sarmati).
La fusione fra le due popolazioni avrebbe originato, tra i Sarmati, una ginecocrazia ovvero una società matriarcale secondo alcuni autori classici fra cui Plinio il Vecchio.

Inoltre le amazzoni ritornano anche nell'Iliade quando andranno in aiuto della città assediata.

La nostra Ucronia.
Noi prenderemo per buone entrambe le versioni in quanto possono andare bene con una semplice spiegazione:
Temiscira era la capitale del regno delle Amazzoni, sede della loro regina Ippolita mentre al nord, nelle terre dei Sarmati, vi erano alcuni loro fortilizi. Le amazzoni furono costrette a trasferirsi presso i loro avamposti da cause esterne e lì continuarono la loro vita unendosi con i popoli sarmati fino ad una fusione completa tra le due etnie.


USI E COSTUMI
Le donne guerriere venivano tradizionalmente governate da due regine, una della pace (politica interna) e una della guerra (politica "estera"). Tra le regine più conosciute si ricordano Mirina, Ippolita e Pentesilea.
In Geografia XI.5.4-5, Strabone descrive il costume delle Amazzoni di compiere, ogni primavera, una visita nel territorio del popolo vicino dei Gargareni, i quali si offrono ritualmente per accoppiarsi con le donne guerriere affinché possano generare dei figli. L'incontro avviene in segreto, nell'oscurità, perché nessuno dei due amanti possa conoscere l'identità dell'altro. Secondo Plutarco la stagione degli accoppiamenti dura due mesi, ogni anno. Poi le Amazzoni fanno ritorno nei loro territori.[19]

La sorte della prole muta a seconda del sesso del nascituro. I maschi, secondo Strabone, vengono rimandati nel luogo d'origine e ogni gargareno adulto adotta un bambino senza sapere se sia o meno suo figlio; le femmine, invece, rimangono con le madri e vengono allevate ed educate secondo i loro costumi e istruite, in particolare, alle tecniche di caccia e di guerra.
Le armi principali delle Amazzoni sono l'arco, l'ascia bipenne ed uno scudo particolare, piccolo ed a forma di mezzaluna, chiamato pelta.


La nostra Ucronia.. Per noi questi costumi saranno utilizzati dalle amazzoni dopo il loro trasferimento nelel terre dei sarmati.


Prima di ogni battaglia suonano il sistro, uno strumento che producendo un suono limpido e cristallino, non può avere lo scopo di intimorire il nemico, ma solo quello di ingraziarsi gli dèi.Il combattimento a cavallo è la loro specialità (ancora oggi "amazzone" è sinonimo di "cavallerizza"). Selezionano i loro animali e mantengono con loro un rapporto di affiatamento totale che le rende delle perfette centaure; cavalcano stalloni, nel periodo in cui i Greci si accontentano di pony.


Notizie Storiche
Nell'antica Grecia, all'inizio dei tempi, in molte zone dell’Egeo, era la donna a capo della famiglia. Nella stessa mitologia greca troviamo traccia di tali usanze. Le origini del matriarcato vanno ricercate nell'antica isola di Creta e in Licia. A Creta si venerava uno Zeus figlio di Rea, senza padre, dio “mortale” discendente da un’unica dea “immortale”. Infatti, sull’isola si troverebbe la tomba del dio che, una volta morto, venne seppellito, ritornando così alla Madre Terra, per l’appunto Rea. Creta è la “terra madre” per eccellenza (al contrario di “patria”, da “padre”). In tutte le culture antiche era venerata una dea Madre, cui radice del nome, nella maggior parte dei casi, era Lar-, Led-, Las-, Lat-. Latona ad esempio era la madre di Apollo; Leda, la madre mortale di Elena (di Troia); nella lingua licia, “leda” significa proprio “madre”. Dalla “Madre Terra” di Creta discendono tutti gli uomini e tutti sono fratelli. Per questo chi uccideva un altro uomo si macchiava di “paricidium”, termine che sopravvisse fino ai Romani per poi assumere altro significato, a livello più familiare. Inizialmente, il paricida era il comune assassino, in quanto il termine derivava dalla parola “pario”, cioè “partorire”, quindi veniva messo in risalto l’atto generativo da parte della madre.
Le amazzoni erano popolazioni composte quasi esclusivamente da sole donne organizzate senza la presenza di uomini (o comunque, la loro presenza non era rilevante, in alcun senso). Seguivano le antiche leggi telluriche del matriarcato e vedevano la convivenza tra sole donne come la più perfetta. Tale particolarità aveva avuto origine all'interno delle società guerriere, quando l’uomo era costretto a stare molto tempo lontano da casa per combattere e, di conseguenza, era la donna che doveva stare a casa e fare da capofamiglia; doveva badare al fuoco domestico, ai figli, ai campi e partecipare alle assemblee cittadine. L’uomo tornava a casa solo di tanto in tanto, in quanto era impegnato, per la maggior parte del tempo, in battaglia. In questo tipo di società nacque la ginecocrazia e la vita amazzonica, nonché l’eterismo, ovvero la pratica sessuale indifferenziata, vista solo come un sacrificio al quale era portata la donna, con l’unico scopo di dare un futuro al proprio popolo (come valeva per l’ape regina). Le donne, le amazzoni, accettavano ospiti di sesso maschile solo in certi casi e periodi, e solo per necessità, come nel caso delle donne di Lemno, che ospitarono Giàsone e gli Argonauti e poi si unirono ai Minii. Giacevano con questi uomini e speravano di rimanere incinta al primo amplesso. I figli maschi che nascevano, nella maggior parte dei casi, venivano uccisi. Ma, probabilmente, potevano anche essere venduti come schiavi. Le femmine venivano cresciute e abituate alla vita amazzonica fin da piccole. Popolazioni di amazzoni erano presenti in Africa, nell’Egeo e in Asia. Ancora al tempo di Alessandro Magno, esisteva il regno della regina Candace in India. L’esistenza di regni amazzonici vicino l’India è attestata dai racconti dei cronisti di viaggi in Cina.


Bibliografia: Giorgio Pastore, Dèi del Cielo, dèi della Terra, Eremon Editore




Lista di Amazzoni


- Aella, la prima delle Amazzoni che affrontò l'eroe Eracle, quando egli preparò una spedizione per ottenere la cintura della regina Ippolita. Venne uccisa dall'eroe.
- Agave, una delle Amazzoni, nominata da Igino.
- Alcibia, una delle dodici Amazzoni che accompagnarono la regina Pentesilea a Troia. Venne uccisa da Diomede.
- Alcippe, una delle Amazzoni che affrontarono l'eroe Eracle, allorché egli preparò una spedizione per ottenere la cintura della regina Ippolita. Venne uccisa dall'eroe.[23]
- Antandra, una delle dodici Amazzoni che accompagnarono la regina Pentesilea a Troia. Venne uccisa da Achille.
- Antibrote, una delle dodici Amazzoni che accompagnarono la regina Pentesilea a Troia. Venne uccisa da Achille.
- Antioche, una delle Amazzoni, nominata da Igino.
- Antiope, regina delle Amazzoni, fu amata dall'eroe Teseo, il quale la rapì e la condusse con sé ad Atene. Ebbe da lui un figlio, Ippolito. Venne uccisa da Molpadia, un'Amazzone, o da Teseo stesso.
- Asteria, una delle Amazzoni che affrontarono l'eroe Eracle, allorché egli preparò una spedizione per ottenere la cintura della regina Ippolita. Venne uccisa dall'eroe.
- Bremusa, una delle dodici Amazzoni che accompagnarono la regina Pentesilea a Troia. Venne uccisa da Idomeneo.
- Celeno, una delle Amazzoni che affrontarono l'eroe Eracle, allorché egli preparò una spedizione per ottenere la cintura della regina Ippolita. Era una vergine cacciatrice, compagna di Artemide. Venne uccisa dall'eroe.
- Clonia, una delle dodici Amazzoni che accompagnarono la regina Pentesilea a Troia. Venne uccisa da Podarce, figlio di Ificlo.
- Climene, una delle Amazzoni, nominata da Igino.
- Cleta, nutrice di Pentesilea, fu una delle dodici Amazzoni che accompagnarono la regina a Troia. Dopo la sua morte, abbandonò il resto delle sue compagne e partì alla volta dell'Italia Meridionale. Qui fondò una città e diede origine ad un forte regno. Venne uccisa durante una battaglia.
- Deianira, una delle Amazzoni che affrontarono l'eroe Eracle, allorché egli preparò una spedizione per ottenere la cintura della regina Ippolita. Venne uccisa dall'eroe.
- Derimacheia, una delle dodici Amazzoni che accompagnarono la regina Pentesilea a Troia. Venne uccisa da Diomede.
- Derinoe, una delle dodici Amazzoni che accompagnarono la regina Pentesilea a Troia. Venne uccisa da Aiace d'Oileo.
- Diossippe, una delle Amazzoni, nominata da Igino.
- Liliana, l'ultima della stirpe amazzone.
- Talestri, una delle regine amazzoni.


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