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Le calzature romane

Nel post di Aleksandros abbiamo citato alcuni elementi di vestiario e di armi dei pretoriani, per la precisione abbiamo nominato le caligae, le tipiche calzature dei legionari.


Le caligae erano dei sandali  in pelle, cuoio e chiodi indossati soprattutto da soldati, contadini e vetturini. Formati da una suola di vacchetta erano legati dai lacci che arrivavano fin sopra alla caviglia.

La versione militare era dotata di suola chiodata (80-90 chiodi) che aiutavano durante le marce sui terreni impervi o di campagna, ma divenivano scomode e molto rumorose sul lastricato cittadino.
In realtà all’epoca dei romani vi erano diversi tipi di calzature, che accompagnavano adeguatamente il vestiario, in base al ceto sociale ed alle necessità. Un po' come ora, con la differenza che adesso lo spartiacque lo fa il prezzo.





Altre tipologie di calzature più utilizzare sono le solae, le crepidae ed i calcei.

Le solae erano costituite da una semplice suola legata con morbidi lacci al piede. La maggior parte del piede rimaneva coperta, erano molto comodi e venivano usati soprattutto in casa. Venivano indossati appena si rientrava e riposti prima di uscire. Si usavano per strada solo se si doveva andare ad un banchetto in quanto anche il tragitto era considerato appartenente alla sfera privata, ma in nessun altro caso venivano indossate al di fuori. Il loro colore e lo spessore delle suole variavano in base al ceto sociale ed alla stagione in cui venivano indossate; in inverno si usavano delle solae imbottite per ripararsi dal freddo.
Le  crepidae erano dei sandali di cuoio intrecciato utilizzati per girare per la città o per le campagne,  


 Esempio di crepidae









I calcei erano le scarpe da indossare con la toga.



Erano chiuse e composte da una tomaia morbida che arrivava fino a sopra la caviglia. La versione più economica, quella per il popolo si chiamavano pero. Quelli degli uomini erano di pelle naturale o in tinta unita. Quelle delle donne invece potevano essere bianchi anche se molto spesso erano colorati ed impreziositi d’oro, pietre preziose o perle. Venivano indossate anche dagli ufficiali militari di rango più elevato. Venivano inoltre indossati anche dai senatori, in questo caso le corregge, ossia i legacci in pelle, arrivavano fino a metà tibia ed il loro colore (solitamente rosso o nero), nonché le particolari decorazioni a forma di falce di luna, ne indicavano il rango senatorio.

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