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EVENTI: Venezia Comics 2019

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Quello che vi accingete a leggere è un breve resoconto di un weekend prepasquale.
Ciumbia donna, sono passate due settimane!
Vero, avrei voluto scriverlo prima, tuttavia l'ultima settimana prima di Pasqua è stata una settimana particolarmente dura al lavoro, considerando poi che era anche l'ultima presso il cliente di Milano e dovevo anche cominciare a predisporre il trasloco delle cose accumulate in tre mesi di trasferta nell'appartamento di Baranzate.
E quindi, eccoci qui.

Venezia Comics è stato un grande ritorno, dopo tre anni di assenza dal territorio di una manifestazione che ho praticamente visto nascere in quel del Lido di Venezia a metà degli anni '90.
Da ragazzina era un must andare al Lido alla mostra mercato dei dischi e fumetti. Nel corso degli anni questo Comics ha avuto una storia travagliata, tuttavia non è mai mancata negli organizzatori la volontà e la determinazione per riportarlo in auge sempre, talvolta in barba alle decisioni del consiglio comunale che ha sempre un po' bistrattato questa manifestazione, relegandola ai margini delle attività culturali.
Venezia è una città difficile, nel centro storico come nella terraferma, sappiatelo.

E così, dopo tre anni di assenza, finalmente quest'anno siamo tornati al Venezia Comics, e stavolta lo abbiamo fatto da espositori.
Una manifestazione arricchita da un'ampia area giochi, culturalmente superiore a molte "rivali" per la qualità delle mostre e delle conferenze offerte al pubblico, con ancora corsi e workshop di illustrazione, fumetti e colorazione di miniature, per non parlare della gara cosplay in cui lo staff del Venezia Comics è stato coadiuvato dall'associazione Tanagura (sì, gli organizzatori del San Donà Fumetto).

Graziati dal tempo che non ha aperto sulle nostre teste le cataratte del cielo risparmiandoci dal diluvio universale dei giorni successivi, ci siamo ritrovati in spazi espositivi appena restaurati nella cornice del forte austro ungarico di Forte Marghera, un'area di proprietà del Ministero della Difesa corteggiata dal Comune di Venezia per decenni, lasciata all'abbandono e solo di recente diventata proprietà del comune e aperta al pubblico, dopo la bonifica e il restauro dei primi stabili.
Il complesso è davvero ampio, come potete vedere da questa foto e una manifestazione di questo genere così immersa nel verde è davvero unica.
Insomma, grazie al tempo che non è andato a peggiorare, la cornice di Forte Marghera non ha fatto altro che impreziosire e rendere unica una manifestazione che altrimenti rischiava di essere "un comics come tanti altri". Cosa che, invece, anche a livello qualitativo è da ritenersi assolutamente su un altro piano e con ben altre finalità, e la dimostrazione di questa combinazione vincente dettata da location, cultura, conferenze, mostre, workshop, area giochi, area mercato e gara cosplay è l'affluenza di pubblico registrata in oltre diecimila presenze.
Insomma, un successo più che meritato.

L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridonoLato vendite non possiamo lamentarci, anche se in effetti quasi tutti gli espositori dell'area mercato si aspettavano forse qualche numero in più; la formula comunque è piaciuta, sia al pubblico che agli espositori e confido che l'organizzazione per l'anno prossimo abbia già nuove idee e nuovi spunti per rendere questa manifestazione un altro e più grande successo.

Come in tutte le manifestazioni di questo genere non sono ovviamente mancati gli intoppi: dai problemi di accesso all'area del forte con i mezzi per caricare e scaricare la merce, ai parcheggi non proprio capientissimi, ai problemi tecnici durante la gara cosplay, per i quali si deve ringraziare il tecnico del suono che pur di far partire la gara - ahimé in ritardo di più di un'ora sulla tabella di marcia - si è ingegnato di collegare un cellulare a una cassa per poter riprodurre le colonne sonore dei vari partecipanti. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che il check doveva essere fatto con un certo anticipo, tuttavia io ero lì con la mia piccola piastrina in attesa di vederla sfilare e fare il suo numero da Cell at works e ho visto e assistito sia all'inconveniente, sia agli smadonnamenti vari del tecnico per far funzionare il prima possibile le cose. Quindi tanto di cappello.

Altra nota di merito va a tutto lo staff del Venezia Comics, presente e attivo sin dalle prime ore del mattino e fino alle ultime della sera affinché tutti gli espositori e i visitatori fossero a proprio agio e ben serviti su quanto necessario. Quante corse ho visto fare agli organizzatori e ai volontari per risolvere i problemi che venivano posti loro!
Ammetto poi che per la prima volta abbiamo avuto del pubblico alla conferenza/presentazione di Legio M Ultima, voluta da Massimo Tonizzo per la promozione degli autori di zona e anche questa è stata una piccola soddisfazione che noi Demiurghi abbiamo incassato, cosa non del tutto scontata visto il genere.

L'immagine può contenere: 4 persone, persone in piedi, scarpe e bambinoQuindi, ecco, da espositore e da mamma di piccola cosplayer in erba non posso che ritenermi soddisfatta da una manifestazione che promette solo di crescere bene e che i numeri danno per vincente in partenza. Detto questo, lasciatemi aggiungere che non vedo l'ora di tornare l'anno prossimo.

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