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BIBLIOTECA: L'eredità di Dio

L’Eredità di Dio. James Rollins (Blood Line, ©James Czajkowski)
Editore
Tea tascabili in licenza da Casa Editrice Nord
Traduttrice
Elena Cantoni
ISBN 978-88-502-3579-7
466 pagine

Sinossi
Terra Santa, estate 1134. Lo cerca da sedici anni. Per recuperarlo, ha sacrificato la sua giovinezza e il patrimonio della sua famiglia. Si è persino travestita da uomo, così da essere ammessa tra i Templari e prendere parte alle crociate. E, alla fine, ha trovato la cripta. Ora l’ultimo ostacolo è un vecchio guardiano, un guardiano che aspetta quel momento da 455 anni…
Seychelles, oggi. Lo teme da giorni. Per sfuggirgli, Amanda Gant ha viaggiato sotto falso nome e ha evitato l’occhio indiscreto delle telecamere a circuito chiuso, finché non è salita a bordo di uno yacht al largo delle Seychelles. Lì dovrebbe essere al sicuro. Invece un gruppo di uomini armati prende il comando della barca e rapisce Amanda. Per portarla da lui…
Zanzibar, oggi. Lo insegue da ore. Per trovarlo, il comandante Gray Pierce ha girato a lungo fra i tortuosi vicoli della città. E adesso deve convincerlo a collaborare. Perché Tucker Wayne è un ex ranger specializzato in operazioni di salvataggio, e il presidente degli Stati Uniti ha un disperato bisogno d’aiuto: sua figlia Amanda è stata rapita. E non da criminali qualsiasi, bensì dalla Gilda, un’organizzazione sulle tracce di un segreto che la famiglia Gant custodisce da novecento anni. Un segreto di cui Amanda è l’ultima depositaria… 

Trama
Dopo un flashback dell’estate 1134, in cui uno dei primi nove fondatori dei“Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis” alias templari -il cui unico nome è ignoto e per Rollins era di una donna ma Rollins non si azzarda a dircelo- entrata nella fortezza “liberata” dai difensori musulmani, trova il bastone di san Patrizio prendendolo dalle mani del centenario possessore nelle sequela di Christo, Salomone e Moshè, ci troviamo dinanzi alla vera introduzione; Il comandate Gray Pierce sta per uccidere con un fucile di precisione il presidente degli Stati Uniti d’America, il capo dell’Occidente libero, come si dice. Poi inizia il flashback di cinque giorni prima: il comandante Gray Pierce, membro di un servizio segreto, la Sigma, che lavora direttamente per il Dipartimento della difesa dello zio Frank, è incaricato di recuperare il capitano Tucker Wayne e il maggiore Kane, il suo compagno cane, per andare a salvare nientemeno che la figlia del presidente degli Stati Uniti, rapita dai pirati somali. Insieme agli altri membri della squadra, l’ex spia dei nemici storici del suo gruppo, Seichan e l’ex militare Kowalski, inevitabilmente ci riusciranno dopo esplosioni ed eventi straordinari alla Clive Cussler.

Parere
Dopo l’intro che mi aveva lasciato perplesso per la sua banalità, dentro di me ho l’intuizione che manca ancora qualcosa al patchwork perché le muse Calliope e Clio, rispettivamente Epica e Storia, son ancora lì, di spalle, un monito. Ed ecco che lo vedo: Gray Pierce è uno scalzacane, ha perso la madre da poco in un incidente dove doveva morire lui, suo padre lo incolpa per questo dalla sedia a rotelle dove è relegato per l’Alzheimer. In aggiunta, l’ex militare è innamorato di Seichan, spia dai tratti orientali e gli occhi di ghiaccio, che viene a dirgli “Missione impossibile per te, te la senti?” Il team formato da ex militari congedati con disonore o solo con gran trambusto, Seichan è passata alla Sigma dopo aver tradito la Gilda per esempio -i nemici della Sigma e quelli che hanno ucciso sua madre per intenderci- è l’esempio lampante, non ne imbecca neanche una finché addirittura non pestano i piedi all’M16. E tutto questo nelle prime 100 pagine!
Sì, questo è un romanzo da leggere traquilli sotto l’ombrellone o davanti al fuoco la sera e probabilmente Clive Cussler è il suo battistrada – Rollins aka Czajkovski prima era un veterinario- di questa letteratura fatta di romanzi in serie piene di avventure e di spacconi americani ma differisce alla grande perché uno l’eroe è un cane, il maggiore Kane per intenderci, due i personaggi sono un gruppo che ha le sue difficoltà ad integrarsi ma alla fine collabora, perché gli eroi classici sono antieroi che si adeguano al mondo in cui vivono e magari son anche bravi ma hanno problemi e difficoltà che li rendono…normali. L’autore vanta la grandezza dell’immortalità, vi tengo all’oscuro al riguardo perché il pathos va lasciato ma di fatto parla di questo e della guerra, guerra che non ama, che non esalta citando il problema africano dei bambini soldati e le atrocità dell’eugenetica bipartisan, collaterale e presente a tutti i livelli. Il libro è scorrevole, divertente e a tratti commovente. In aggiunta fa qualcosa di nuovo per me che è pensare come farebbe il maggiore Kane e questa cosa è straordinaria per me. Alla fine la scelta sarà impopolare ma io dico:

Voto: 5/5.

Kane è accucciato nell’ombra, sotto uno spuntone di cemento. Tutt’attorno al suo nascondiglio, la notte è una trama intricata di odori , rumori smorzati e movimenti. Lui tiene lo sguardo fisso nel vuoto, lasciando che quel paesaggio prenda forma nella sua mente, mappando presente e passato.
Lo scricchiolio di un ciottolo sotto la suola di un anfibio…
Il battito ritmico della tracolla di un fucile…
Il respiro pesante di un predatore ch accorcia le distanze con la sua preda…
Il suo bersaglio originario è rimasto col proprio branco, ignaro del pericolo. Kane avverte gli spostamenti dei nuovi arrivati. Si muovono lungo piste precedenti, compresa la sua, creandone una nuoa che puzza di uomo. Adesso il loro odore è tutt’intorno al primo gruppo.
Il cerchio si stringe.
Kane resta nel suo nascondiglio, immobile confidando nel buio.

E nel suo compagno.

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