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SPECULA: Struttura organizzativa - parte 2


3 Organizzazione Amministrativa dell’Impero
L’Impero Romano in cui ambientiamo il gioco ed i nostri racconti e scritti corrisponde ai territori che esso comprendeva al momento della sua massima espansione. Era la nazione maggiormente sviluppata sotto tutti i profili, soprattutto economico, infrastrutturale, militare e sociale e necessitava di una struttura amministrativa complessa almeno quanto quella della nostra attuale Repubblica Italiana. Infatti, si pensa che ospitasse entro i propri confini una sessantina di milioni di abitanti, ovvero una cifra molto simile alla popolazione attuale dello Stato Italiano, anche se probabilmente erano di più.
Per meglio comprendere quindi la strutturazione amministrativa dell’Impero Romano, porterò un paragone molto semplice con le suddivisioni amministrative in cui si articola oggi la Repubblica Italiana.
L’Impero è suddiviso in 4 Prefetture Pretoriane: Praefectura Praetorio Galliarum, Italiae, Illyrici ed Orientis.
A loro volta le Prefetture Pretoriane erano composte da più diocesi. Le diocesi erano in totale 15 ed erano delle organizzazioni che raggruppavano più province confinanti all’interno della stessa prefettura.
Infine le Province, che nel periodo di massima espansione erano 45, nel 400 d.C. erano diventate 119.
Nel 117 d.C. (periodo di massima espansione territoriale), ancora non sono presenti diocesi e prefetture in quanto esse furono il risultato di una riforma iniziata da Diocleziano nel 286 (Tetrarchia), continuata da Costantino I e dai suoi figli (324-357) e conclusasi nel 395 dall’imperatore Teodosio I. Nel 400 d.C. la riforma introduce nuove province in cui fu divisa l’amministrazione imperiale, portandone il numero ad oltre un centinaio.
Tenendo conto che se tenessimo conto di tutte le 119 province reali complicheremmo enormemente le cose (molte hanno nomi simili come Aquitania I, Aquitania II, ecc., in quanto derivano dalla ripartizione di una vecchia provincia in due o più nuove province) sembra un buon compromesso considerare valido il modello con le 45 province riportate sulla cartina del 117 d.C.

Per portare un parallelo con l’organizzazione amministrativa dello stato italiano, immaginiamo di essere in periodo di elezioni politiche. Chi ha visto la pubblicità dei referendum del 2009, forse ricorderà che sotto elezioni l’Italia (l’Impero) viene suddivisa in 4 Macroaree (NordOvest, NordEst, Centro+Sardegna, Sud+Sicilia) che corrispondono alle 4 Prefetture Pretoriane. Ovviamente, sotto a queste Macroaree esistono le Regioni (Es. NordEst = Veneto+FriuliVeneziaGiulia+TrentinoAltoAdige+EmiliaRomagna) che corrispondono alle Diocesi. Ogni regione è poi suddivisa in più Province, che corrispondono alle Province romane (Ovviamente l’amministrazione territoriale italiana prevede poi i Comuni, le Municipalità, I Quartieri ecc... ma a noi non interessa entrare così in profondità con le sotto strutture).

Raffrontando l’Italia e l’Impero, abbiamo quindi :
Aver presente il numero di prefetture, diocesi e province sarà fondamentale per apprezzare appieno la struttura ideata.

4 Struttura della Specula
Gli Speculatores vengono selezionati tra i migliori elementi delle Legioni e delle Coorti Praetorie (guerrieri ed esploratori) tra i templi degli ordini sacerdotali che hanno dato la loro disponibilità (àuguri). All'interno dei vari collegi sapienziali (Magisterium Sapiens) o nelle scuole di diritto romano o per magistrati (Magisterium Concordis).
Dopo aver superato il periodo di Tirocinium, gli Speculatores vengono iniziati ai segreti della potenza di Roma. Ognuno viene consacrata ad un Nume Tutelare del Magisterium di appartenenza, in pratica saranno in grado di azioni eroiche come i grandi del passato.

In caso di missioni segrete gli appartenenti alla Specula potranno utilizzare una copertura adeguata alla missione intrapresa concordandola con i loro superiori in modo da non farsi scoprire durante lo svolgimento della stessa.
Tutti dipendono direttamente dai rispettivi superiori o dai più alti ranghi dei Pretoriani o delle Legioni. Sono esenti dalle normali incombenze degli altri corpi ed hanno un solidarius molto più elevato di un normale legionario.
Nei Castra possono richiedere tutto ciò di cui necessitano (armi, cavalli o altro).
Durante le missioni hanno dei diplomi che gli permettono i cambi dei cavalli nelle Mutationes o vitto e alloggio nelle Mansio. Ove previsto sono stati istituiti all'interno dei castra degli appositi spazi loro dedicati all'interno degli edifici pretoriani.
In alcuni casi gli Speculatores hanno degli speciali diplomi che li possono giustificare dinnanzi alla giustizia dei tribuni cittadini e li condurranno dinnanzi al tribuno militare del Castra Praetoria piú vicino, nella speranza che sia a conoscenza della presenza degli Speculatores in zona. In ogni caso gli Speculatores, in quanto particolari cittadini romani, potranno chiedere di essere giudicati solo dall'Imperatore.
Normalmente prima che venga inviata una coorte di Speculatores in una località viene avvisato un Praefectus Urbis della zona oppure un Praefectus del Praetorio. Non viene specificata né la data di arrivo né i componenti della coorte. In casi ritenuti di possibili fughe di notizie non viene avvisato nessuno se non quando la coorte è giá sul posto od a missione terminata.
La struttura della Specula, in base alle informazioni sopra riportate per le provincie, viene quindi calcolata con un numero, in avvio del progetto, che pare adeguato di un migliaio di persone coinvolte a vari livelli, per andare a comporre lo schema grafico qui riportato:
Partendo dal concetto che ogni drappello (denominato "Coorte") sia composto come minimo da uno speculatores per magisterium, questo schema sembra adeguato e plausibile per gli scopi del gioco e narrativi.
Le coorti sono quella parte della Specula che fa un servizio attivo di investigazione ed intervento diretto nei territori imperiali: La Legio M Ultima.
Lo scopo per cui è stata introdotta l’Intelligence è quello di creare una gerarchia di controllo del corpo speciale della Specula. Perché ciò funzioni al meglio, i controllati non possono e non devono sapere chi sono i controllori. Di contro, i controllori devono poter osservare da vicino i controllati, per poterne valutare l’operato nel migliore e più reale dei modi.
Ciò richiede la massima segretezza nelle identità dei facenti parte dell’Intelligence, affinché questi non siano individuabili come tali, ma vengano scambiati come normali Speculatores. Quindi l’addestramento dei Falcones, Oculi, Aures ed Agentes deve avvenire nel massimo riserbo e separatamente da quella dei normali Speculatores e non verrà pertanto trattato.

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