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BIBLIOTECA: I misteri J. W. Lewis: Il Palladio di Atlantide

I misteri di J. W. Lewis - Giuseppe Rendina
Editore: Koi Press
ISBN: no
Edizione: eBook
Prezzo: € 0,99 - 466 pagine

Sinossi
Un sub rinviene una statuetta nei fondali dell’isola di Santorini. Le sue caratteristiche particolari inducono una commissione scientifica, guidata dalla dottoressa Daphne Karalis, ad approfondire la ricerca. Grazie all’aiuto del professor Joshua William Lewis, uno dei maggiori esperti internazionali di mitologia, la statuetta si rivela una preziosa fonte di informazioni che, attraverso i misteri celati dai templi megalitici dell’isola di Malta, farà luce sul mitico continente perduto di Atlantide.
Forse non ancora perduto.

Trama
J. W. Lewis, professore emerito di archeologia alla Sapienza di Roma, è un rinomato ricercatore e archeologo di fama mondiale che non disdegna ricerche sul campo e un pizzico di avventura.
Dopo una serie di improbabili "incidenti" di percorso che lo fanno ritrovare in mezzo a una strada e senza lavoro, il professor Lewis viene arruolato dall'ambasciatore americano a Roma per andare a comporre con altri studiosi un team di ricerca diretto da una nota archeologa di antica conoscenza per lui: la dottoressa Karalis.
Amara, e dolce al tempo stesso, sorpresa è la presenza nel team di Giulia, vecchia fiamma di Joshua amata e perduta, ma mai veramente dimenticata.
Quando l'arcano e misterioso oggetto che il team deve analizzare viene scoperto, Joshua si trova di fronte a uno dei più grandi enigmi della storia: il Palladio di Atlantide. E, inoltre, si trova misteriosamente a conoscere la lingua dei glifi con cui è stato inciso.
Tra meccanismi segreti, trappole mortali, inseguimenti e sbarchi su isole protette da magiche barriere, J.W. Lewis ci porterà a scoprire un mondo di storia con la stessa leggerezza di un Indiana Jones, lasciandoci col fiato sospeso in più di un'occasione.

Parere
Come rendere in poche parole questo libro? Potrebbe essere descritto come una ricetta: prendete tre parti di Indiana Jones, mettete al nemico una tutina sexy aderente su forme femminili niente male, spruzzate senza remore di fantasy e miscelate con abbondante avventura.
Un pizzico di malinconia per aggiungere sapore e spolverate infine con intrigo e amore.
Informate e leggete d'un fiato.
Ora, se siete appassionati seguaci della trilogia di Indiana Jones (e stronco chi osa dire che ne hanno fatto un quarto... di Indiana Jones ce ne sono SOLO tre, chiaro?) questo libro è per voi.
Che l'autore si sia ispirato all'avventuriero archeologo per descrivere il suo professore è palese e, francamente, è pure fatto molto bene. Insomma, è chiaramente ispirato a Indiana Jones, ma non ne è una scopiazzatura.
Per me leggere questo libro è stato come rivedere l'intera trilogia, leggero, ironico, ben scritto e alla fine mi ha lasciato con un sorriso soddisfatto sulle labbra: insomma, mi ha divertito molto e non c'è niente di meglio quando chiudi un libro una volta arrivata alla fine.
I personaggi sono ben costruiti, hanno spessore e una tridimensionalità umana che poche altre volte ho ritrovato, i dialoghi sono brillanti, lo stile di scrittura fluido. Qualche refuso qua e là, a indicare che non sono l'unica a cui le dita si intrecciano sulla tastiera quando scrive (e la qual cosa francamente un po' mi consola), ma nulla di pesante o di grave interferenza.
Il comparto fantasy, legato all'energia del Palladio e all'arrivo dei nostri personaggi su Atlantide è credibile e realistico al punto che mi sono spesso immaginata la scena senza alcuna difficoltà, grazie anche alla ricchezza di dettagli che l'autore ci fornisce sui luoghi, sugli abiti e altro senza scendere nella lista della spesa pesante e pedante, ma lasciando il lettore libero di mettere insieme i pezzi e di riempire i vuoti con la fantasia, sapientemente guidato da parole che scorrono fluide guidandolo in un percorso ben delineato, ma senza forzare alcunché.
Che il cattivo per una volta sia una donna e che per quasi tutto il libro sia letteralmente dieci passi avanti all'eroe di turno è intrigante, mentre ci toglie un sospiro di rammarico il finale, quando l'ultima atlantidea affronta con un sorriso la fine ineluttabile, quella da sempre narrata sin dai tempi di Platone.

Un personaggio comprimario che ho adorato è il commissario di polizia greco e che sono stata felice di ritrovare sul finale, ma... maledetto!!! Come puoi lasciarmi con il finale così, senza darmi la possibilità di leggere un seguito?!
Per questa tua crudeltà, mio caro Rendina, beccati una stellina in meno!

Voto: 4/5 (l'ho detto, no?)

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