RACCONTO - Diario di un Assassino XVIII
13 Marzo 1058 A.u.C.
È finita, infine. In questa data simbolica la Rivolta dei
Riformisti è stata dichiarata conclusa e soppressa definitivamente. Il
Riformista è stato abbattuto come a suo tempo, in questa stessa data è stato
abbattuto il Dictator. Sono passati due anni.
Due anni infernali, tra infiltrazioni, assalti, lotte all’ultimo
sangue, indagini e combattimenti senza esclusione di colpi, ma finalmente è
finita.
Due anni fitti di avventure, alcune anche piuttosto
movimentate. D’accordo, nel tempo la squadra si è affiatata, se non altro hanno
avuto il buon senso di accogliere alcune mie punzecchiature come suggerimenti
validi e molto spesso il tutto è stato anche di routine: si partiva da
Antiochia o da Damasco, si andava a prendere a calci quattro Riformisti del
cazzo e si rientrava per farsi una bevuta e un giro a donne, Tuscia esclusa,
ovviamente, e anche Cornelio sempre così preso da sua moglie. Gran donna, devo
ammettere, se non fosse stato per lei non so come me la sarei cavata a Tarsus.
Quella volta sì che abbiamo fatto i botti e dobbiamo
ringraziare pure i Cristiani, senza il loro apporto non ci sarebbe stata alcuna
vittoria, anzi, ce la siamo proprio vista brutta, in quei cavolo di laboratori
di alchimisti. D’accordo, alla fine abbiamo fatto un gran bel botto, minchia mi
fischiano ancora le orecchie al ricordo, e la cicatrice che mi solca il petto,
dove anche l’armatura si è squarciata mentre fuggivo via con quegli svalvolati
dei miei compagni di coorte, mi ricorderà per sempre cosa ho rischiato per
mettere al sicuro quelle ancelle cristiane… saranno anche tanto dedite alla
castità , ma ragazzi… sanno come dimostrare la loro gratitudine quando il
vescovo non guarda! Beh, quanto meno per uno che ha rischiato la vita e si è
visto rimandare indietro dagli inferi perché la barca di Caronte era già piena
di traditori. Ma come sono assolutiste queste cristiane, per Diana! Di Tamer ce
n’è per tutte, perché limitarmi alle morbide e vogliose gambe di una sola?
Siamo stati anche costretti a entrare in campo aperto, in
supporto a una battaglia campale della Legione che era stata accerchiata
dalle forze nemiche. Durante la fuga, in quell’occasione, avrei volentieri
ucciso anche qualcuno dei nostri, a partire da Haim, quello stronzo. Sapeva che
ero appiccicato a lui come ombra per andarcene via più velocemente e quello che
ti fa? Piomba in mezzo a un drappello di Riformisti per creare un diversivo.
Sì, ovvio che sono rimasti stupiti quando sono ricomparso, in fin dei conti ne
avevano accerchiato uno e se ne sono trovati due. Quello che non ha ben
focalizzato Haim è che i miei incantesimi non sono eterni!
Uno di quei bastardi è riuscito a ferirmi in un modo
imbarazzante. Non è sopravvissuto per raccontarlo in giro, ma cavolo! Un paio
di pollici più in là e avrei dovuto dire addio a ciò che fa di me un uomo.
Maledetto bastardo, gliel’ho fatta ingoiare quella sua picca anche se me ne
sono pentito. Avrei dovuto tenerlo in vita per fargli assaggiare punto su punto
l’agonia che ho sopportato sotto le mani di Tuscia.
Razza di sapiente sputasentenze so-tutto-io, d’accordo stavo
quasi per lasciarci la pelle per la perdita di sangue, ma non poteva lasciar fare
al medicus del campo? Bah. Diciotto punti, uno peggio dell’altro. E quelle mani
morbide… calde. Caldissime.
Ho ancora gli incubi. Per quello che avrei potuto farle… per
quello che vorrei farle. Comunque sia, complice la fine della guerra, durante
questa mia convalescenza siamo in viaggio verso Roma, dove saremo ospiti a casa
di Caio Cornelio per i festeggiamenti del trionfo di Cesare sul Riformatore. E
chi l’avrebbe mai detto che era proprio il suo più caro amico? E poi… poi dirò
addio a tutti.
Finalmente torno a casa. Non vedo l’ora di tornare nel
freddo e distaccato abbraccio di Avaris, di essere di nuovo avvolto nelle mie
vesti più consone, di essere di nuovo me stesso senza più sotterfugi, senza più
maschere sempre più pesanti da tenere addosso.
Sono Tamer Aziru Khenzer, sono un Assassino di Seth.
E tornerò a essere ciò che sono: Lama Danzante.
Post a Comment