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LIBROSAMENTE INSIEME!


Un nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata ai libri.
Nuovi appuntamenti dedicati ai libri.















EVENTI E PRESENTAZIONI


Mostra “Vita e libri della Biblioteca Marciana"




Titolo completo della mostra: “Vita e libri della Biblioteca Marciana tra 1920 e 1948  durante la direzione di Luigi Ferrari” 

Quando: 
Fino al 9 febbraio 2014

Dove: Venezia Ingresso dal Museo Correr, con biglietto integrato dei Musei di Piazza San Marco
ore 10-17  biglietteria 10-16

Titolo completo della mostra: “Vita e libri della Biblioteca Marciana tra 1920 e 1948  durante la direzione di Luigi Ferrari” 
 
a cura  di Stefano Trovato  La mostra illustrerà un periodo poco conosciuto della storia della Marciana 
negli anni di Luigi Ferrari (1878-1949)  direttore della Biblioteca dal 1920 al 1948.  
 
 


Desperate writers. Il personaggio, di Bruna Graziani 




Quando: Mercoledì 22 gennaio, alle ore 18.00, 

Dove: Librerai Feltrinelli di Mestre (Piazza Barche), 

Sarà presentato il libro: Desperate writers. Il personaggio, di Bruna Graziani (Kellermann Editore). 


Un vademecum per costruire il cuore del romanzo e del racconto. Senza il personaggio non c'è storia: scopriamo i segreti di costruzione di questo fondamentale elemento della narrazione! 

Interviene Annalisa Bruni. Sarà presente l'autrice.


Dicono del libro:

Deve esserci qualche cosa, un dettaglio anche minimo, che attira un lettore verso un libro. La copertina, il titolo, la forma, l'amico che te l'ha consigliato. Per Desperate Writers questo particolare è Flannery O'Connor. L'autrice si dichiara discepola di Flannery, apri il libro e trovi un pavone (riferimento per iniziati alla fede), apri un'altra pagina e trovi una sua citazione e poi un ritratto e un'altra citazione. Dettaglio che avvicina e base solida su cui costruire un piccolo e agile manuale di scrittura o, come recita il sottotitolo, Vademecum per scrittori irriducibili.

Non sono un patito del genere, nè della manualistica nè della scrittura creativa, preferisco leggere una bella pagina piuttosto di una pagina che mi spiega come scrivere bene. Questo libro però ha dei grandi vantaggi: è ironico, sa scherzare su quello che sta spiegando, rendendo più leggere le imposizioni e i precetti che fornisce. Prendiamo i tre puntini di sospensione. Non è la prima volta che mi sento dire o leggo da qualche parte che non bisogna usarli e sempre in modo categorico. Ecco come Bruna Graziani inizia il capitolo dedicato ai puntini (e al punto esclamativo): "Sono scarafaggi pelosi e puzzoni." Dopo mi spiega il perchè però intanto me li ha mostrati e prima di usarli ci penserò almeno due volte.

Oltre all'ironia c'è la consapevolezza che alcuni precetti siano fondamentali, siano la base sopra la quale costruire qualsiasi tipo di narrazione con qualsiasi tipo di personaggi. Riassumendo, i precetti di questo libro sono: elimina il superfluo e show don't tell. L'immagine che usa l'autrice è il setaccio, far passare il testo scritto attraverso il setaccio, varie volte, con maglie sempre più fini, eliminando tutto quello che non serve o che appesantisce: i puntini di sospensione sono uno dei tanti esempi fatti. Per il mostrare al posto di dire, gli esempi del libro sono molto utili: Bruna Graziani insegna scrittura narrativa e autobiografica e utilizza piccole frasi, tratte da testi di suoi allievi, dove c'è la prima stesura e una seconda che applica lo show don't tell.

La terza buona cosa di questo libro l'ho già detta: è Flanney O'Connor, i brani tratti dai suoi libri, fino a quello di pag. 73 e 74, tratto da "La vita che salvi piò essere la tua". Bruna Graziani ci scrive a fianco: "Imparare a memoria e recitare al vespro, davanti a un'immaginetta intermittente di Flannery. Il rito giova anche agli atei."

Vi lascio con due piccoli brani di Bruna Graziani: in realtà il suo libro non è solo un manuale di scrittura perchè l'autrice non resta in cattedra, viene in mezzo a noi lettori/aspiranti scrittori, cerca un contatto e offre la sua visione etica della scrittura.

"Incoraggio le donne ad essere assertive, a togliere espressioni e parole che esprimono dubbio. Che lo facciano a partire dalla scrittura sperando che questa si rifletta e condizioni anche le decisioni quotidiane. Insegna a dar fiducia alla mente, ad avere il coraggio delle proprie opinioni."

"Ogni vita è normale e irripetibile allo stesso tempo. Rousseau si impegnò a raccontarla non perchè eccezionale, ma perchè unica. Ci sono cimiteri pieni di nomi e di volti, persone che hanno vissuto, la cui esistenza è ricca di dettagli che non hanno raccontato. E allora vendichiamoli! Snoccioliamo il maggior numero di dettagli che ci passano sotto gli occhi, facciamolo anche per chi non l'ha fatto, viviamo e vivremo dentro particolari che se non descriviamo diventano invisibili, insensati anche per noi."



"L’impatto delle leggi razziali nella vita della Biblioteca Marciana".

 Conferenza di Stefano Trovato


Quando: Martedì 28 gennaio, ore 17.00
Dove: Vestibolo della Liberia Sansoviniana ingresso da Piazzetta San Marco 13/a, Venezia

In occasione delle manifestazioni indette per la Giornata della Memoria 2014, martedì 28 gennaio 2014, alle ore 17.00, nel Vestibolo della Liberia Sansoviniana (ingresso da Piazzetta San Marco 13/a, Venezia), la Biblioteca Nazionale Marciana propone una conferenza dal titolo “L’impatto delle leggi razziali nella vita della Biblioteca Marciana”.
Stefano Trovato, curatore della mostra “Vita e libri della Biblioteca Marciana tra 1920 e 1948 durante la direzione di Luigi Ferrari”, inaugurata il 30 novembre 2013 e allestita nelle Sale Monumentali della Biblioteca fino al 9 febbraio 2014, illustrerà il tema prendendo spunto da alcuni dei documenti esposti nella mostra. Saluto di Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana.

Luigi Ferrari, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana dal 1920 al 1948, non manifestò, nel ventennio fascista, segni di convinta adesione al regime. La sua iscrizione al partito fu tardiva, e di fatto obbligatoria, come avvenne per gli impiegati pubblici nel corso degli anni Trenta. Nel 1935 fu denunciato per antifascismo da una lettera anonima inviata a Mussolini e anche il suo atteggiamento nel 1938, all’indomani dell’emanazione delle leggi razziali, attesta la sua distanza dal regime. Le leggi razziali furono anticipate da un “Censimento degli Ebrei”, compiuto anche all’interno della pubblica amministrazione, che precedette il licenziamento degli impiegati “non ariani”. Ferrari cercò di salvare dal licenziamento una bibliotecaria ebrea scrivendo al ministero dell’educazione nazionale, chiedendo inoltre che insegnanti ebrei non fossero licenziati, ma trasferiti alla Marciana per effettuare lavori di catalogazione. Il tentativo di Ferrari fu vano, ma resta a suo onore il fatto di non essersi aggregato al numeroso coro di illustri personaggi che allora non esitarono, talora anche per interessi personali, a sostenere le leggi razziali e la loro rigida applicazione.



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