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VIDEOTECA: Lady Hawke


Titolo originale Ladyhawke

Paese USA
Anno 1985
Durata 116 min
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 2.35 : 1
Genere fantastico, avventura, romantico
Regia Richard Donner
Soggetto Edward Khmara
Sceneggiatura Edward Khmara, Tom Mankiewicz, Michael Thomas, David Webb Peoples
Produttore Lauren Shuler
Fotografia Vittorio Storaro
Montaggio Stuart Baird
Effetti speciali John Richardson
Musiche Andrew Powell
Scenografia Wolf Kroeger
Costumi Nanà Cecchi




Interpreti e personaggi
Matthew Broderick: Philippe Gaston
Rutger Hauer: Etienne Navarre
Michelle Pfeiffer: Isabeau D'Anjou
Leo McKern: Imperius
John Wood: Vescovo di Aguillon
Ken Hutchison: Marquet
Nicolina Papetti: la signora Pitou

Doppiatori italiani
Loris Loddi: Philippe Gaston
Massimo Foschi: Etienne Navarre
Cristiana Lionello: Isabeau D'Anjou
Carlo Baccarini: Imperius
Alvise Battain: Vescovo di Aguillon

Premi
Nomination all'Oscar nel 1986 per: Miglior sonoro (Best Sound) e Miglior montaggio sonoro (Best Effects - Sound Effects Editing).


Trama

La storia si svolge nel XIII secolo. Il piccolo ladro Philippe Gaston (detto le Rat, il Topo) riesce a fuggire dalle prigioni della fortezza di Aguillon poco prima della sua esecuzione; durante la fuga dalla città rischia di venire nuovamente catturato dalle guardie dello spietato Vescovo ma in suo aiuto accorre l'ex capitano della guardia Etienne Navarre che, battendosi contro i suoi vecchi soldati, lo porta al sicuro.

Navarre è sempre accompagnato da un bellissimo falco, al quale è molto legato. L'ex capitano afferma di aver aiutato Philippe a scappare perché lui ha un compito, uccidere il Vescovo ed essendo il Topo l'unico ad essere riuscito a fuggire dalla prigione di Auguillon, è l'unico che lo può condurre in città: Philippe accetta con estrema riluttanza e viene legato da Navarre perché non scappi. Philippe tenta di fuggire ma si ritrova davanti un feroce lupo nero che, però, si ammansisce totalmente alla presenza di una splendida giovane donna apparsa dal nulla. Alcune notti dopo, Philippe (legato da Navarre perché non tenti nuovamente la fuga) viene liberato dalla stessa donna e fugge.

La mattina successiva, Philippe è nuovamente rintracciato dai soldati del Vescovo ma in suo soccorso giungono nuovamente Navarre e il falco che, nello scontro che ne segue, rimangono feriti. Navarre rimane misteriosamente sconvolto per la sorte del volatile e ordina a Philippe di portarlo presso un monaco di nome Imperius in quanto lui non può farlo. Anche il monaco rimane esterrefatto dalla sorte del falco e si appresta a prestargli tutte le cure possibili; sebbene Imperius abbia ordinato a Philippe di non entrare nella stanza in cui si trova il volatile, il giovane lo fa ma, invece del falco trova la giovane donna che lo aveva salvato, con una freccia conficcata nella spalla, proprio come il falco.

Imperius racconta al ragazzo che, all'incirca due anni prima, Isabeau d'Anjou giunse ad Aguillon per via della morte di suo padre e, sebbene chiunque fosse innamorato di lei per via della sua bellezza, lei ricambiò l'amore solo di Navarre. I due amanti dovettero, però, mantenere segreto il loro sentimento perché anche il Vescovo era innamorato di lei e, data la sua malvagità, non avrebbe mai tollerato l'idea di saperla felice con un altro uomo. I due furono però involontariamente traditi dal loro confessore (lo stesso Imperius) in quanto questi, ubriaco, confessò al Vescovo la loro relazione. Il malvagio prelato, allora, pur di far sì che i due non si potessero amare, stipulò con Satana in persona un patto che avrebbe condannato Isabeau ad essere un falco di giorno e Navarre un lupo (lo stesso che aveva visto Philippe) la notte.

La mattina dopo, i soldati del Vescovo attaccano le rovine del castello e Philippe aiuta Isabeau a fuggire assistendo di persona alla sua metamorfosi. Navarre giunge in loro soccorso e li salva. Imperius rivela a Philippe e Navarre che ben presto ci sarà l'opportunità di rompere la maledizione e far tornare normali i due innamorati, poiché ci sarà "Una notte senza il giorno e un giorno senza la notte". Per permettere che la maledizione abbia fine, però, Navarre deve rinunciare al suo desiderio di vendetta sul Vescovo (se uccidesse il prelato la maledizione durerebbe in eterno).

Dopo tre giorni, il gruppo giunge ad Aguillon e Navarre ordina ad Imperius di uccidere il falco se avesse udito le campane della chiesa suonare poiché avrebbe significato il fallimento e l'uccisione di Navarre stesso. Philippe, nel frattempo, giunge in chiesa mediante le fogne (grazie alle quali era fuggito) per aprire il portone della chiesa e permettere a Navarre di entrare; Philippe ha con sé anche la grande spada a due mani di Navarre, al quale aveva fatto credere di averla persa (e a cui il capitano teneva moltissimo in quanto simbolo del suo casato e mezzo col quale avrebbe ucciso il Vescovo), per farlo desistere dal suo piano di omicidio. Navarre entra in chiesa ed uccide, proprio grazie alla spada che Philippe all'ultimo momento gli passa, il capitano della guardia che aveva preso il suo posto e, convinto che Imperius abbia ucciso Isabeau perché le campane avevano effettivamente suonato, si appresta ad uccidere il Vescovo. In quel momento avviene un'eclissi solare ("Una notte senza il giorno e un giorno senza la notte") e Isabeau compare improvvisamente, umana. La maledizione ha quindi termine, ma il perfido Vescovo tenta di uccidere la donna; Navarre, prontamente, lancia la spada contro il malvagio prelato e lo uccide. Imperius e Philippe vengono ringraziati dai due giovani che sono finalmente liberi di vivere la loro vita insieme.

Impressioni:
Il film è datato ma giorni fa stavo cercando un bel film da rivedere e me lo sono ritrovato in mano.
Che dire: è uno di quei film che fa sempre piacere rivedere, con due attori del calibro di Rutger Hauer, ancora giovane e meno glaciale di come appare in alcune pellicole degli anni seguenti, e di una bellissima Michelle Pfeiffer quasi eterea. 
Oltre alla trama, se vogliamo semplice e dal finale scontato, sono vincenti proprio gli attori ed una fotografia magistrale che incanta per i paesaggi e le inquadrature che lasciano lo spettatore a bocca aperta.



 Voto: 4/5







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